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Dai giganti di Internet lettera aperta contro la NSA

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NSA lettera aperta

10 dicembre 2013 – Otto delle più grandi aziende statunitensi presenti su Internet hanno formalmente sollecitando la Casa Bianca e il Congresso per frenare sorveglianza da parte della National Security Agency (NSA). AOL, Apple, Facebook, Google, LinkedIn, Microsoft, Twitter e Yahoo hanno scritto una lettera aperta al Governo degli Stati Uniti invitandolo a stabilire regole più restrittive sulla raccolta dei dati. La lettera è stata pubblicata on-line e sui principali giornali degli Stati Uniti. “Esortiamo gli Stati Uniti a prendere l’iniziativa e a fare riforme che garantiscano che la sorveglianza esercitata dal governo è chiaramente limitata per legge, proporzionata ai rischi, trasparente e soggetta a una supervisione indipendente”, si legge nella lettera.

Le aziende hanno chiesto individualmente al Congresso statunitense e al presidente Barack Obama di frenare l’attività della NSA, sotto accusa dopo le rivelazioni dell’ex collaboratore Edward Snowden, secondo il quale l’agenzia aveva accesso ai dati degli utenti raccolti da aziende di telecomunicazioni e di Internet. Le rivelazioni hanno portato alcuni membri del Congresso a chiedere una riforma delle modalità di sorveglianza della NSA, e hanno fatto sollevato anche le proteste dei Governi di alcuni Paesi, tra cui la Germania e la Francia. Secondo le aziende statunitensi, e attività della NSA hanno avuto un impatto sulla fiducia degli utenti in diversi Paesi in cui operano.

Con la firma congiunta della lettera, i rivali fanno fronte comune per cambiare la situazione attuale. I controlli della NSA sulle comunicazioni estere effettuate da cittadini degli Stati Uniti sono legali, ma i critici sostengono che le pratiche della NSA hanno oltrepassato i limiti trasformandosi in una sorta di spionaggio interno.

La sicurezza dei dati degli utenti è un fattore critico, ed è il motivo per cui abbiamo investito così tanto nella crittografia e combattiamo per la trasparenza riguardo alle richieste di informazioni da parte del Governo”, ha dichiarato Larry Page, AD di Google. “I nostri sforzi sono inficiati dalla sensazione che molti governi di tutto il mondo possano accedere ai dati in segreto e senza supervisione indipendente. E’ il momento di fare le riforme ed esortiamo il governo americano ad aprire la strada“.

I sostenitori della privacy apprezzano che le aziende chiedano non solo una maggiore trasparenza, ma anche restrizioni sulla raccolta dei dati. “E’ un fatto importante“, ha commentato Hanni Fakhoury, dell’ufficio legale della Electronic Frontier Foundation. “E va ben oltre la trasparenza. Le aziende hanno grande voce in capitolo e il Congresso la ascoltarà“.

La pressione esercitata dalle aziende sui politici arriva in un momento in cui il Congresso sta esaminando una serie di proposte di legge per modificare i regolamenti sulle attività della NSA. Per esempio, Patrick Leahy, Presidente della commissione Giustizia del Senato, propone di aggiungere altri controlli sulle attività della NSA e di abbreviare il tempo di scadenza per l’autorizzazione di qualche raccolta dati. Dianne Feinstein, Presidente della commissione Intelligence del Senato, ha presentato un altro disegno di legge più focalizzato sulla trasparenza che sulle limitazioni alla raccolta dei dati. Secondo molti sostenitori dei diritti civili, però, la proposta di Feinstein non è sufficientemente efficace. “Se la proposta di Feinstein venisse accettata, verrebbe passato il messaggio che il Congresso non rispetta più i diritti fondamentali alla privacy dei suoi cittadini“, ha commentato Nicole Ozer dell’American Civil Liberties Union of Northern California.

Antone Gonsalves

 


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